Riscaldamento globale, il 2023 sarà ancora più caldo del 2022 - Tg Ambiente

2023-03-23 15:25:16 By : Mr. Jin Xu

In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress:

1) Riscaldamento globale, il 2023 sarà ancora più caldo del 2022: Il 2022 è stato uno degli anni più caldi di sempre, ma il 2023 sarà peggiore. A dirlo è il Met Office, cioè il servizio meteorologico nazionale del Regno Unito, che evidenzia come il 2023 supererà il 2022 in termini di temperature a causa della fine del cosiddetto fenomeno de La Niña che causa un raffreddamento della temperatura delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico centrale ed orientale che influenza il clima dell’intero Pianeta. Secondo i meteorologi britannici, quello che sta per cominciare sarà il decimo anno consecutivo con una temperatura più alta di almeno 1 grado centigrado rispetto alla media. Secondo le previsioni a lungo termine effettuate dai climatologi inglesi, nel 2023 la temperatura oscillerà tra 1,08 e 1,32 gradi centigradi al di sopra della media preindustriale. Medie che non tengono conto dei possibili picchi verso l’alto che potrebbero interessare tutte le nazioni del mondo.

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2) Pnrr, 1,8 milioni di nuovi alberi in 11 città: Via libera alla messa a dimora di un milione e 800 mila alberi in undici città italiane. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha attuato entro i termini del 2022 la misura del Pnrr “Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano”. Coinvolte le città metropolitane di Torino, Genova, Venezia, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Messina, Catania e Cagliari. Le tipologie di specie seminate o piantate, secondo specifici criteri ecologici di sostenibilità, sono 110, di cui 55 arboree e 55 arbustive. Per il ministro Gilberto Pichetto Fratin “è un grande investimento pubblico che mira a preservare e rafforzare la biodiversità, ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità dell’aria”. Si tratta di un passo fondamentale per raggiungere l’obiettivo finale di piantare entro il 2026 almeno sei milioni e seicentomila alberi in 14 Città metropolitane, coprendo in totale 1.268 Comuni. La messa a dimora degli alberi è avvenuta sulla base del Piano di forestazione urbana ed extraurbana, che rappresenta lo strumento per permettere ai soggetti attuatori di seguire una metodologia comune basata su solidi riferimenti scientifici, in modo da individuare e piantare le specie di albero più coerenti con le specifiche caratteristiche biogeografiche ed ecologiche dei territori coinvolti.

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3) Borracce amiche della natura, ma attenzione ai germi: La borraccia di Greta Thunberg ha fatto breccia e, in nome dell’ambiente, sempre più italiani preferiscono, per bere fuori casa, la bottiglia riciclabile alla plastica usa e getta. Ecco perché l’Università Cattolica, campus di Roma, insieme all’Istituto Superiore di Sanità, ha redatto un vademecum dedicato agli amanti della borraccia per bere in sicurezza: la bottiglia riciclabile si presta infatti alla crescita di ospiti indesiderati come batteri patogeni pericolosi per la salute. In Italia si beve acqua minerale per il 90% contenuta in bottigliette di plastica, con effetti nefasti sul clima in termini di petrolio utilizzato, di emissioni di CO2 e di smaltimento di rifiuti. Le borracce sono amiche dell’ambiente ma, se non ben manutenute, possono divenire nemiche della salute. Diversi studi, infatti, indicano che tutti i contenitori che entrano in contatto con l’ambiente e con la bocca, in oltre un caso su due vengono contaminati da germi, che possono essere pericolosi soprattutto per persone fragili, debilitate e immunodepresse. Da qui un vademecum per bere in sicurezza: non bisogna riempire troppo la borraccia, è necessario prevedere una quantità che sarà consumata entro le 24 ore, serve sciacquarla prima di riempirla, lavarla regolarmente, utilizzare acqua calda e bicarbonato come soluzione agli odori, sostituire la borraccia quando è deteriorata, adottare buone pratiche per il rispetto dell’ambiente.

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4) A Bologna arriva l’Università dell’Onu dedicata a big data e intelligenza artificiale: Nascerà a Bologna l’Università delle Nazioni Unite dedicata a big data e intelligenza artificiale per la gestione del cambiamento dell’habitat umano. Lo ha annunciato il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. La Regione Emilia-Romagna ha già stanziato 5 milioni nel triennio necessari a garantire l’avvio dell’istituto e mettergli a disposizione una sede. Si tratta della 12/a sezione dell’Università aperta nel mondo, la prima nell’area Mediterranea. Partner dell’operazione sarà l’Università di Bologna e la sede sarà al tecnopolo. Quella che nascerà sarà un’Università vera e propria, con corsi di laurea specifici, docenti e ricercatori che lavorerà in stretto rapporto con il centro di calcolo del supercomputer Leonardo e il centro meteo, che si trovano sempre al tecnopolo.

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